GENNAIO 2019: tornano i monitoraggi IWC per gli uccelli acquatici svernanti

by Ambito Biologia della Conservazione on

Entrando nel cuore della stagione invernale, torna il consueto appuntamento con i monitoraggi dedicati agli uccelli acquatici presenti sul territorio provinciale. I rilievi rientrano nel progetto dell’International Waterbird Census (meglio noto come IWC), il programma di monitoraggio ornitologico che dal 1967 coinvolge l’intera Europa, rappresentando uno degli esempi più efficaci e duraturi di collaborazione coordinata tra amministrazioni, musei, enti di ricerca, associazioni, gruppi ornitologici, e un gran numero di birdwatcher e volontari. In Trentino i censimenti sono condotti secondo le direttive impartite dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale) e sono coordinati dal Servizio Foreste e fauna della Provincia Autonoma di Trento, con il supporto del MUSE-Museo delle Scienze di Trento.

Quest’anno i censimenti si svolgeranno nelle seguenti date:
Giovedì 10 gennaio – Distretto forestale di Cavalese;
Venerdì 11 gennaio – Distretti forestali di Malé, Tione e Primiero;
Sabato 12 gennaio – Distretti forestali di Borgo Valsugana e Pergine Valsugana;
Giovedì 17 gennaio – Distretto forestale di Cles;
Venerdì 18 gennaio – Distretti forestali di Trento e Rovereto – Riva del Garda.

In ciascuna giornata, squadre di agenti e custodi forestali, affiancate da un collaboratore del MUSE, percorreranno tratti di fiumi e sponde lacustri con binocoli e cannocchiali, con l’obiettivo di contare tutti gli uccelli che sostano durante il periodo invernale sul nostro territorio.
Il censimento interesserà 68 siti, individuati in accordo con le indicazioni del Ramsar Convention Bureau che delineano i parametri di riferimento per la delimitazione di unità ecologiche funzionali allo svernamento di gruppi o di popolazioni di uccelli. Le specie maggiormente censite sono: germano reale, folaga, gabbiano comune, moretta, svasso maggiore, airone cenerino, cormorano, gabbiano reale e moriglione. Può capitare però di incappare anche in qualche specie più rara come: quattrocchi, orco marino, alzavola, tarabuso, airone bianco maggiore, svasso piccolo, porciglione e beccaccino.

Per ulteriori informazioni, vistate il sito: http://www.infs-acquatici.it/index%20iwcItalia.html

Cormorani comuni (Phalacrocorax carbo) e, in basso al centro, folaga (Fulica atra). Ph. Karol Tabarelli de Fatis/Arch. MUSE

Scritto da: Ambito Biologia della Conservazione