Paolo Pedrini

Il censimento delle garzaie, le colonie di nidificazione degli Ardeidi, rappresenta una delle più tradizionali indagini ornitologiche condotte nei nostri territori. Lo studio dei siti dove una o più specie di aironi costruisce i propri nidi permette infatti di conoscere gli andamenti delle loro popolazioni, offrendo inoltre indizi sullo stato di salute delle zone umide in cui le garzaie si concentrano.

Pochi giorni fa è stato pubblicato online il resoconto dell’ultimo censimento, svolto durante il 2017 nei territori del Veneto e delle Provincie di Trento e Bolzano. L’indagine ha riguardato 7 specie di Ardeidi (airone cenerino, garzetta, nitticora, airone rosso, airone guardabuoi, sgarza ciuffetto e, dove presente, airone bianco maggiore) e 2 di Falacrocoracidi (cormorano, marangone minore), distribuite su un totale di 145 garzaie.
Già ad un rapido sguardo, i dati raccolti offrono una panoramica significativa sullo stato di queste specie di uccelli nell’area di studio. Il numero di coppie presenti si aggira tra le 6300 e le 6800 coppie, con dimensioni medie di 45 coppie per garzaia, raggiungendo però anche punte di più di 100 coppie (in 17 siti). 8 le garzaie rilevate in Provincia di Bolzano, 10 in quella di Trento e 127 in Veneto. È stata accertata la nidificazione di nove specie: airone cenerino (2216-2420 coppie), airone guardabuoi (630- 661), garzetta (707-780), nitticora (324-358), airone rosso (266-280), airone bianco maggiore (2), sgarza ciuffetto (29-33), cormorano (930-952) e marangone minore (1195-1322), mentre la riproduzione dell’ibis sacro è da considerarsi solo possibile.
Per la Regione Veneto, dove la serie storica di dati risale al 1987, è stato possibile anche compiere alcune riflessioni sul trend delle popolazioni: dopo una fase di crescita più o meno accentuata tra il 1987 ed il 2000, il numero di ardeidi coloniali si era successivamente stabilizzato, mantenendosi attorno alle 4000 coppie.

Dal 2000 al 2017 gli andamenti delle singole specie sono contrastanti: in aumento forte o molto forte airone cenerino e airone guardabuoi, in marcato decremento garzetta e aione rosso. Per nitticora e sgarza ciuffetto le valutazioni sono meno sicure. Negli stessi anni, le popolazioni di cormorano e marangone minore si sono invece caratterizzate per un aumento decisamente più marcato.
I risultati ottenuti sono il frutto della collaborazione tra diverse realtà trentine e venete, attive a livello locale: Ass. Sagittaria, Ass. Verona Birdwatching, Ass. Venezia Birdwatching, Ass. Faunisti Veneti, Gruppo Nisoria, LIPU PD, MUSE, Dolomiti Birdwatching, Po Delta Birdwatching. Un bell’esempio di azione sinergica, che rivela le grandi potenzialità e applicazioni della “scienza partecipata” (Citizen Science) e che proseguirà anche nel 2019.

Per saperne di più, scaricate il PDF del resoconto completo al seguente link:
PDF alta risoluzione (22 MB) https://www.birdingveneto.eu/garzaie/garzaie_biveneto_2017.pdf
PDF bassa risoluzione (2 MB) https://www.birdingveneto.eu/garzaie/garzaie_biveneto_2017_low.pdf

oppure visitate il sito https://www.birdingveneto.eu/garzaie/garzaie.html