«L’incredibile mondo dei gechi» è il titolo della mostra che dal 17 aprile al 1 maggio ha arricchito l’esposizione al piano -1 del MUSE. Con la loro espressione enigmatica, le abitudini curiose e gli incredibili adattamenti, i gechi hanno saputo colonizzare ogni angolo del pianeta: dalle fredde foreste della Nuova Zelanda alle torride distese sabbiose del Sahara, dagli ultimi angoli di natura incontaminata ai muri delle nostre città. 14 esemplari provenienti da tutto il pianeta (Madagascar, Nuova Caledonia, Australia…), per offrire ai visitatori piccole “pillole” naturalistiche sulla vita dei gechi e sensibilizzare il pubblico nei confronti delle tante problematiche che affliggono questi animali: distruzione dell’habitat, urbanizzazione, commercio per la terrariofilia.
A curare la mostra, in collaborazione con il MUSE, l’Italian Gekko Association (IGA), realtà che raccoglie attorno a sé grandi appassionati di gechi, che operano in diversi settori: dai ricercatori universitari agli allevatori. Ad unirli è il comune obiettivo di informare e di diffondere tra le persone le conoscenze che abbiamo su questo gruppo di specie, contribuendo alla loro conservazione in natura e in cattività. La mostra temporanea ha offerto anche la perfetta cornice per l’Italian Gekko Meeting 2018 – il convegno annuale dell’IGA – di sabato 21 aprile. La giornata, animata da un costante confronto e dibattito, ha visto ricercatori ed esperti avvicendarsi al tavolo dei relatori, toccando diverse tematiche di interesse: tecniche di allevamento, report fotografici, problematiche di conservazione e dinamiche di espansione.
Più che positiva la reazione del pubblico, che con interesse e curiosità si aggirava tra i terrari nel tentativo di avvistare gli animali, nascosti nel loro ambiente. Una partecipazione che ha incoraggiato il museo a prolungare di qualche giorno la mostra, lieto di ospitare nelle sue sale un altro piccolo frammento di biodiversità.