Non è sempre facile identificare correttamente una specie, per esempio quando si tratta di distinguere tra una Rana dalmatina e una Rana temporaria (gruppo delle rane rosse), oppure tra una Pelophylax lessonae e una Pelophylax ridibundus (gruppo delle rane verdi).
Questi due gruppi di rane comprendono specie a prima vista molto simili tra loro, per le quali bisogna fare attenzione ad alcuni dettagli morfologici e cromatici.
Di seguito qualche consiglio per la loro identificazione, per la quale consigliamo vivamente il testo: Lapini, L. 2005. Si fa presto a dire rana. Guida al riconoscimento degli anfibi anuri nel Friuli Venezia Giulia. Provincia di Pordenone-Comando di Vigilanza Ittico-Venatoria & Comune di Udine-Museo Friulano di Storia Naturale ed., Udine: 1-48 . Potete trovare il pdf al link: http://www.boschidimuzzana.it/pdf/bibliografia/Anfibi.pdf
Gruppo rane rosse in Trentino: Rana dalmatina e Rana temporaria. Possibile presenza di Rana latastei in alcune aree della Valsugana e bassa Vallagarina.
Gli elementi principali per distinguerle sono:
- l’andamento delle pliche dorsali
- il colore del ventre e della gola
- la grandezza e distanza dall’occhio della membrana timpanica
- il profilo del muso e la colorazione e lunghezza del baffo bianco lungo il labbro superiore
- la lunghezza delle zampe posteriori
Rana dalmatina (rana agile)
- pliche dorsali subparallele
- ventre e gola negli adulti sempre bianchi con inguine fortemente soffuso di giallo limone; può esserci lieve punteggiatura o marmoreggiatura evanescente sulle mandibole
- timpano grande quanto l’occhio nei maschi e un po’ più piccolo nelle femmine, ma sempre piuttosto grande
- muso appuntito e labbro superiore biancastro o crema fino all’apice del muso
- zampe posteriori molto lunghe
Rana latastei (rana di Lataste)
- pliche dorsali subparallele
- gola biancastra con fitta marmoreggiatura scura; stria gulare bianca longitudinale; ventre crema biancastro abbondantemente spruzzato di nero, bruno o rosso mattone
- timpano più piccolo dell’occhio
- muso appuntito e labbro superiore bianco solo fino sotto l’occhio
- zampre posteriori molto lunghe
Rana temporaria (rana di montagna)
- pliche dorsali non parallele ma a forma di brocca (più ravvicinate su scapole e pelvi e più distanziate nella zona addominale)
- ventre e gola negli adulti più o meno fortemente marmoreggiati di ocra rossastro o grigio su fondo giallastro, ma anche biancastro o crema, in particolare in femmine giovani
- timpano poco più piccolo dell’occhio nei maschi e molto più piccolo nelle femmine
- muso arrotondato e labbro superiore biancastro-crema fino all’apice del muso
- zampe posteriori generalmente abbastanza corte (anche se molto variabili)
Attenzione però, perchè bisogna sempre considerare che la colorazione individuale può cambiare con l’età dell’animale e con le condizioni ambientali, quindi alcune caratteristiche possono variare considerevolmente. Ad esempio, la gola di Rana latastei può sbiadire fino ad apparire priva di marmoreggiatura. Quindi, pur considerando tutte le caratteristiche discriminanti, può non essere così facile distinguere una specie dall’altra e quel che serve è un bel po’ di esperienza;)
Per riconoscere le ovature di rane rosse italiane consigliamo una guida su iNaturalist al link https://www.inaturalist.org/guides/4735
Gruppo rane verdi in Trentino: Pelophylax lessonae, Pelophylax ridibundus e Pelophylax kl. esculentus.
Gli elementi principali per distinguerle sono:
- il colore delle sacche vocali quando gonfie
- la lunghezza degli arti posteriori quando il femore è ortogonale al rachide spinale
Pelophylax lessonae (rana di Lessona o rana verde minore)
- sacche vocali gonfie bianco puro, a riposo possono apparire bianco sporco o rosato
- con i femori ortogonali al rachide spinale i talloni non si toccano
Pelophylax kl. esculenta (rana esculenta o rana ibrida dei fossi)
- sacche vocali gonfie biancastre tendenti al bianco sporco-grigio
- con i femori ortogonali al rachide spinale i talloni tendono a toccarsi
Pelophylax ridibundus (rana ridibunda)
- sacche vocali gonfie grige scure o nerastre
- con i femori ortogonali al rachide spinale i talloni tendono a sovrapporsi vistosamente
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