anfibi

Creare una base di conoscenze su cui fondare pratiche di gestione sostenibili per gli ambienti acquatici della Riserva di Biosfera UNESCO Alpi Ledrensi e Judicaria. È questo l’obiettivo finale del programma di ricerca “ACQUAVIVA – Acqua e Vita”, che in questi mesi sta portando i ricercatori del Centro Ricerca e Innovazione della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige e della nostra Sezione a setacciare le zone umide dei territori compresi tra il Lago di Garda e il Parco Naturale Adamello Brenta. Una ventina i siti indagati, tra laghi (Ledro, Ampola, Tenno e Nembia), torbiere (Fiavé, Lomasona), e pozze d’alpeggio, ecosistemi questi ultimi, la cui biodiversità resta ancora oggi per gran parte inesplorata.

 

Alcuni esempi di siti campionati nel corso del progetto. Da sx verso dx: Bocca Giumella, Passo Durone e Malga Stabio. Ph. Karol Tabarelli de Fatis/Arch.MUSE

 

Oltre ad una tradizionale descrizione degli habitat, delle specie presenti e dello stato di ciascun ambiente, l’indagine si propone di testare anche tecniche di monitoraggio innovative. È il caso delle analisi di DNA ambientale, grazie al quale, partendo solo da poche tracce (uova, residui di pelle, feci, ecc.), è possibile ricostruire un quadro dettagliato delle specie presenti in un’area: dagli anfibi, ai batteri. Ma non solo: ricostruendo la struttura genetica della popolazione di una specie target (in questo caso, la rana di montagna – Rana temporaria) si possono ottenere informazioni sulla diversità genetica delle singole popolazioni, un parametro che riflette il potenziale evolutivo della specie e la sua capacità di sopravvivenza nel lungo periodo.

 

I ricercatori impegnati nelle procedure di campionamento. Ph. Arch. MUSE

 

La ricerca offre anche l’occasione per testare le fasi e le condizioni in cui le tecniche molecolari risultano essere più efficaci, con la possibilità di stilare un vero e proprio protocollo di campionamento esportabile anche in altri contesti, con un occhio di riguardo alla rete mondiale delle Riserve di Biosfera UNESCO. Altro aspetto su cui il progetto ACQUAVIVA intende lavorare è quello della comunicazione e della divulgazione, sperimentando nuove tecniche e mezzi di comunicazione. Oggi più che mai si avverte con urgenza la necessità di avvicinare i comuni cittadini al mondo della ricerca, affinché si diffonda tra la popolazione una maggior consapevolezza della ricchezza naturalistica dei luoghi che vive, sia quotidianamente, sia per una semplice visita.

Terminata da poco la prima serie di campionamenti il team ACQUAVIVA è già pronto per una seconda tornata di sopralluoghi e raccolta campioni.

Grazie a tutto il gruppo di lavoro! Per la FEM: Heidi Hauffe, Nico Salmaso, Adriano Boscaini, Leonardo Cerasino, Lucia Zanovello, Matteo Girardi e Alexis Marchesini. Per il MUSE: Paolo Pedrini, Sonia Endrizzi, Chiara Fedrigotti, Karol Tabarelli de Fatis, Luca Roner e Giuseppe Melchiori.

ACQUAVIVA è un progetto cofinanziato dalla Riserva di Biosfera MAB UNESCO Alpi Ledrensi e Judicaria