Perché abbiamo paura dei grandi carnivori? Sarà per le ancestrali rivalità, per esperienza diretta, o perché ce lo dicono i giornali?
In uno studio recentemente pubblicato nella rivista BioScience, ci siamo chiesti in che modo le notizie pubblicate dai mass media internazionali presentino gli attacchi all’uomo da parte di grandi carnivori. È risaputo, infatti, che l’utilizzo di un linguaggio e di immagini violenti e crudi (i cosiddetti graphic contents) aumenta la probabilità che un evento resti impresso nella nostra mente e condizioni negativamente la nostra percezione dell’evento stesso. Nonostante gli attacchi all’uomo siano eventi rari, quando accadono, attirano una sproporzionata attenzione da parte dei media locali e internazionali, i quali, spesso e volentieri, per accaparrarsi qualche lettore in più, non esitano ad ingigantire e drammatizzare i fatti facendo leva sulle nostre paure.
Eccetto attirare facili lettori e creare inutile allarmismi, però, questa ‘tecnica’ non solo non dà nessuna informazione utile al pubblico sul potenziale rischio di essere attaccati e su cosa fare in caso di un incontro ravvicinato con un grande carnivoro, ma neutralizza anche il duro lavoro che le istituzioni portano avanti per promuovere una corretta informazione sui grandi carnivori.
Quello che è emerso dall’analisi del contenuto di più di 1500 articoli di testate internazionali pubblicati tra il 2005 e il 2016, è che circa la metà degli articoli contengono elementi (linguaggio o immagini) violente. Un risultato allarmante, se pensiamo a quante persone, al giorno d’oggi, hanno accesso a questi articoli grazie a internet e, soprattutto, a quante persone credono ciecamente a tutto ciò che leggono sui giornali o, in generale, sul web.
Questo è ciò che è emerso solamente considerando gli articoli riguardanti gli attacchi all’uomo; cosa ne uscirebbe se analizzassimo tutti gli articoli pubblicati dai giornali sui grandi carnivori? In Italia, probabilmente, i risultati sarebbero preoccupanti, vista l’evidente disinformazione che circola soprattutto nei periodici locali. Ma è davvero così difficile, per un giornalista, informarsi adeguatamente prima di scrivere un articolo che verrà letto da centinaia di persone? Di esperti in materia di grandi carnivori, per fortuna, ce ne sono abbastanza e non sarebbe male lasciare che siano loro a fare informazione sul tema.
Ad ogni modo, se le notizie pubblicate dai mass media siano la causa o la conseguenza delle nostre paure rimane una questione aperta…
Foto: Vincenzo Penteriani