In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità che si festeggia ogni anno il 22 maggio, il MUSE organizza una serie di eventi che si terranno il week-end del 20-21 maggio.

Per gli eventi in programma al MUSE nella giornata di domenica 21 vi consigliamo di cliccare qui per visitare la relativa pagina facebook.

Se invece avete voglia di trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta, il MUSE e la Rete delle Riserve del Bondone hanno organizzato due appuntamenti nella bellissima zona dei Laghi di Lamar, Terlago-Vallelaghi:

  • sabato 20 ore 20-22     Paolo Pedrini, curatore della Sezione di Zoologia dei Vertebrati del MUSE, e Claudio Torboli di Albatros srl guideranno i partecipanti alla scoperta di pipistrelli e rapaci notturni
  • domenica 21 ore 10-16     Bioblitz Trentino – cercatori di biodiversità. Un gruppo di esperti ‘armati’ di retini, microscopi e guide naturalistiche aiuteranno i partecipanti a scoprire e identificare macroinvertebrati, piante, anfibi e rettili che vivono nell’area e a calarsi nel mondo della ricerca scientifica

Entrambi gli appuntamenti saranno una buona occasione per parlare di Atlante, delle modalità di condivisione delle osservazioni e di tanto altro!

Vi aspettiamo!!

 

 

Il pdf che trovate qui riporta le linee guida per la conservazione delle specie di anfibi inserite nella Direttiva 92/43/CEE “Habitat” presenti in Trentino: Salamandra atra atra, Salamandra atra aurorae, Triturus carnifex e Bombina variegata.

Questo piano di azione, sviluppato nell’Azione A8 del progetto LIFE + T.E.N., mira a salvaguardare gli ambienti dove le specie di interesse comunitario vivono e si riproducono, portando di conseguenza benefici anche alle altre specie che, vivendo negli stessi habitat, sono sottoposte alle stesse pressioni.

Dietro all’elaborazione di un piano d’azione ci sono una serie di informazioni indispensabili da considerare, come quelle relative alla biologia, l’ecologia, la distribuzione e l’abbondanza delle specie trattate e quelle relative alle minacce alle quali sono sottoposte. E’ anche in contesti così complessi, dunque, che il progetto Atlante può giocare un ruolo importante e per questo speriamo che partecipiate in molti!

Tutte le osservazioni di anfibi e rettili che ci giungono come contributo all’Atlante devono essere corredate da documentazione fotografica. Ciò è utile per poter validare a livello di specie l’individuo osservato, cosa che risulta molto semplice per alcune specie e molto meno per altre. Ad esempio, riconoscere da una fotografia se si tratta di un rospo comune o di un rospo smeraldino è facile, mentre distinguere una rana temporaria da una rana dalmatina può essere sicuramente più difficile.

Quindi, pur ricordandovi che l’importante è fare le foto possibili, il più possibile, vi diamo qualche consiglio su che cosa fotografare per facilitare il riconoscimento di specie di dubbia identificazione qualora voleste specializzarvi un po’:

  • Per il gruppo delle rane rosse sarebbe opportuno fare 3 fotografie dello stesso individuo:
    • del dorso, così da visualizzare le pliche dorsali, la forma del muso, la colorazione e la lunghezza delle zampe
    • del lato, soprattutto per avere un dettaglio della membrana timpanica e del labbro superiore
    • di ventre e gola per la colorazione
  • Per il gruppo delle rane verdi sarebbe opportuno fare 2 fotografie dello stesso individuo:
    • del dorso, in particolare per vedere se i talloni si toccano o meno quando i femori sono disposti ortogonalmente al rachide spinale
    • del lato, così da avere un dettaglio delle sacche vocali; grande fortuna sarebbe poterle fotografare quando gonfie così da apprezzarne la colorazione

Per tutti gli altri anfibi, sia anuri che urodeli, dovrebbe bastare una singola fotografia.

  • Per quanto riguarda i sauri, sarebbe opportuno fare 2 fotografie dello stesso individuo:
    • del dorso, per valutare il pattern cromatico
    • del capo per il sessaggio

Nel caso ci fossero dei dubbi su forme atipiche di Podarcis muralis che potrebbero far pensare ad una potenziale Podarcis siculus, potrebbe essere utile fotografare anche la gola.

Per gli Ofidi, sconsigliandone la manipolazione, utilizzeremo le foto a disposizione per la validazione.

Riteniamo comunque giusto sottolineare che l’eventuale manipolazione degli animali per realizzare le fotografie deve essere fatta da chi lo sa fare e sempre nel rispetto degli animali.